Daniele Farsetti: “il modo migliore per rilanciare il comparto dell’edilizia, quello che in Italia incide maggiormente sul PIL, dovrebbe essere ristrutturare e recuperare gli stabili abbandonati, di insistere sulla riqualificazione, sull’efficienza energetica, sulla bonifica e sul recupero di aree dismesse, l’area ex Lebole è un sfregio nel cuore della città.”
La proposta di Patto Civico per Arezzo è quella di realizzare un intero quartiere “smart” nell’area ex Lebole, consentendone un diverso utilizzo, costruito completamente con tecnologie ecosostenibili ed in piena autosufficienza energetica, interconnesso con una nuova metropolitana di superficie verso il centro. La nuova area presenterà un perfetto equilibrio tra aree verdi, centri residenziali, anche di edilizia popolare, alberghieri e commerciali, servizi pubblici e mobilità intelligente. Tutto questo combinato a una pianificazione urbana innovativa.
La proposta si basa su due pilastri, il primo, appunto, il nuovo quartiere, il secondo la realizzazione di una metropolitica di superficie, infatti l’area è già naturalmente interconnettibile con la linea ferroviaria verso la stazione e più avanti fino a poter raggiungere il parcheggio Mecenate ripristinando la rete di binari attualmente interrati all’intersezione del parcheggio “eden” una volta al servizio dell’ex “fabbricone”, garantendo così la possibilità di spostamento est-ovest all’interno della città oggi purtroppo drammaticamente carente.
Queste strutture, se implementate, rendendole facilmente fruibili in quanto a frequenza e con nuovi treni adatti nella tipologia e nei materiali, che ad esempio favoriscano un facile scambio con la bicicletta, potrebbero essere la risposta più efficace e sicura per consentire l’accesso al centro città, senza il bisogno di auto.
L’area ex Lebole a questo punto potrebbe divenire, invece che il solito schema ormai ampiamente superato ed inflazionato del supermercato/uffici, una moderna stazione di scambio perfettamente connessa con la rete ferroviaria, quella autostradale e con il polo Istituzionale (Camera di Commercio, Provincia) ed espositivo (Centro Affari e auditorium).
Un modello di città innovativo e sostenibile che potrebbe divenire anche fonte di attrazione turistica, come in altre realtà italiane ed europee.
NB l’immagine ha un mero scopo esemplificativo e non si riferisce a nessun progetto specifico